Sabato 4 maggio. Il corpo petroso della divinità: un’introduzione all’esperienza templare indiana
Il tempio indiano rappresenta davvero un’esperienza privilegiata in cui entrare in intimità col divino e lo studio della sua architettura e dei suoi complessi e ricchissimi cerimoniali permette di accedere a una dimensione del sacro davvero inestimabile. Attraverso l’analisi dei “caratteri comuni” del tempio indiano sarà proposto un vero e proprio “viaggio sensoriale” nei luoghi templari hindū più ricchi e suggestivi attraverso il quale saranno comprensibili maggiormente alcuni concetti-chiave delle tradizioni hindū come quello di bhakti (devozione) e quello di tīrtha (guado). Un focus particolare sarà rivolto al passaggio dalle arcaiche forme di rituale vedico incentrate sul sacrificio all’edificazione dei primi templi caratterizzati dalla centralità della venerazione (pūjā), cercando di mettere in evidenza sia gli elementi di continuità sia le differenze.
Con Diego Manzi
Domenica 5 maggio. Il ‘corpo sottile’ e il sistema occidentale dei cakra
Le dottrine relative al ‘corpo yogico’ hanno subito una radicale reinterpretazione in epoca moderna e contemporanea, venendo rivisitate in base alle diverse mode culturali prevalenti, con esiti assai distanti dai modelli premoderni: il sistema occidentale dei cakra è il risultato di un processo stratificato di ibridazione ed elaborazione al quale hanno contribuito, nell’arco di circa centocinquant’anni, teosofi, accademici orientalisti, occultisti, guru di varia provenienza, psicologi e intellettuali, praticanti di discipline alternative e olistiche, e maestri new age. Ciò che oggi per milioni di persone è la ‘scienza dei cakra’, concepita come una sorta di tradizione ricevuta dalle origini millenarie, testimonia in modo esemplare le luci e le ombre del processo di evoluzione dello yoga nel mondo moderno.
Con Marco Passavanti